Il Lato A di Salvatore Rossini

Scarica il podcast della puntata. Molti di noi lo ricordano in campo con quella nazionale azzurra che ci ha fatto sognare nella finale olimpica di Rio. Salvatore Rossini, per tutti Totò, è un pallavolista professionista dall’età di 17 anni. Nato a Formia, in provincia di Latina, oggi gioca a Modena, dove ho avuto il piacere […]

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Molti di noi lo ricordano in campo con quella nazionale azzurra che ci ha fatto sognare nella finale olimpica di Rio. Salvatore Rossini, per tutti Totò, è un pallavolista professionista dall’età di 17 anni. Nato a Formia, in provincia di Latina, oggi gioca a Modena, dove ho avuto il piacere di incontrarlo dopo un allenamento.

La sua avventura personale e sportiva è anche un viaggio attraverso tutti i generi musicali, con poche esclusioni. Si passa dal rock al jazz, dalla musica classica alla disco passando per l’house music.

Il primo vero, consapevole amore per la musica è nato a 14 anni. Gli amici ascoltavano spesso Lenny Kravitz, e un po’ per l’indiscussa bravura del polistrumentista americano, e forse un po’ anche per i capelli ricci e voluminosi che portava in quel periodo, aveva iniziato a seguirlo. Aveva anche comprato il suo album Five, i cui brani avrebbero accompagnato molti momenti legati all’estate. Vivendo in un posto di mare l’estate era un periodo speciale, durante il quale Totò e i suoi amici erano sempre in giro, a volte con qualcuno che suonava la chitarra sulla spiaggia.

In preda a un momentaneo entusiasmo, anche lui in quel periodo aveva provato a suonare; ma dopo un po’, visti gli scarsi risultati, aveva desistito. Era chiaro che il destino aveva in serbo piani ben diversi dalla musica, per lui.

Qualche anno più tardi, infatti, dopo alcune stagioni a Latina, Totò ha vissuto la prima importante esperienza professionale e di vita con il trasferimento lontano da casa, a Catania: una città che l’ha accolto e conquistato in modo travolgente.

Con la città erano cambiate anche le sue preferenze musicali e i Depeche Mode erano diventati la colonna sonora di quell’avventura. La musica era perfetta per i momenti di relax, ma anche per dare la carica prima di una partita importante o di un esame all’università.

Dopo un periodo in cui si era avvicinato alla House Music attraverso le produzioni di David Guetta, conosce Ele, la sua futura moglie, e la canzone che racconta questa storia comporta un altro cambio di genere musicale: nel 2014 infatti, sulle note di Empire State Of Mind di JZ feat. Alicia Keys, Totò ed Ele volano a New York, approfittando di qualche giorno libero degli azzurri già qualificati al mondiale italiano. Quasi come in un film, in cima all’Empire State Building Totò le chiede di sposarlo.

Dopo poco tempo nasce Ricky, che cambia ogni equilibrio e riempie meravigliosamente le loro vite: con gli occhi del papà innamorato oggi lo ascolta mentre canticchia le canzoncine che impara all’asilo e che gli permettono di familiarizzare con l’inglese, e quasi finisce a cantarle mentalmente anche lui.

Oggi Totò si divide tra famiglia, squadra e università. Legate ai migliori momenti di sport ci sono molte canzoni. Se da un lato appare quasi scontata la scelta di We Are The Champions dei Queen, Totò me ne fornisce un’immagine diversa, perché se la senti significa che sei arrivato, e quantomeno hai giocato una finale: quello è il vero obiettivo. Quando senti quelle note riempire il palazzetto o piangi o festeggi.

Ma c’è un altro brano che racconta grandi emozioni legate allo sport. Era il 2013 e in Danimarca c’era l’europeo, il primo che lo vedeva protagonista in azzurro. L’intera squadra ascoltava Infinity di Guru Josh per trovare la giusta carica e condividere le emozioni di quel torneo.

 

Il Lato B in azienda

Per Totò il lavoro è squadra, e niente lo può raccontare meglio di una sinfonia classica. In particolare la Cavalcata delle Valchirie di Wagner, con il suo ritmo travolgente e il crescendo perfetto, riesce a trasmettere un’idea di ordine e organizzazione, ma con una forte componente di passione e coinvolgimento.

La società Modena Volley è il perfetto esempio in cui il rigore, l’organizzazione e la programmazione sono condite da un pizzico di sana follia che riesce a spostare gli equilibri fino a raggiungere obiettivi insperati.

Oggi Totò sta continuando a studiare per terminare la magistrale in ingegneria, dopo la laurea triennale conseguita lo scorso anno.

Il suo futuro sarà sicuramente in azienda, conscio di doversi confrontare con colleghi più giovani e molto determinati, ma anche di avere dalla sua, grazie alla carriera sportiva, la capacità di gestire la pressione, di focalizzarsi su obiettivi sia di breve che di lungo e di gestire situazioni impreviste.

Il mondo del lavoro che lo aspetta in azienda è ben rappresentato dal jazz, che ascolta con piacere ma che non conosce a fondo: di certo la capacità di improvvisare con competenza è un’immagine molto calzante, che ritroviamo nel brano Tadow di FKJ & Masego.

Dove c’è dedizione e passione si può affrontare qualsiasi sfida. Ne è convinto, quel ragazzo che ha iniziato in una città che non aveva nemmeno una squadra in serie D ed è arrivato a giocare una finale olimpica.

Il viaggio musicale nelle aziende continua.

 

Credits:

Snooky Records Studio by Marzio Francone

Unsplash.com. Saxophone by A. J. O’Reilly

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