“Do priorità alla creatività, al talento, all’intento, alla valenza politica e culturale che vedo nel film. Se mi siedo a guardare un film e comincio subito a pensare a quale può essere il suo valore a livello di business, ha già perso il suo appeal, il suo interesse” ha raccontato Tom Quinn, CEO e cofondatore di Neon, ai giornalisti in occasione del Biografilm Festival di Bologna, durante il quale ha ricevuto il premio Make It Real Award.
“Dal momento in cui mi innamoro di un titolo, comincio a pensare al lavoro che nel concreto voglio fare su quel film. Partendo dal fatto che per me il potere del cinema è riuscire a unire la visione di un autore e quella di un pubblico dentro una sala cinematografica. Quando questi tre elementi riescono a convergere, allora si può parlare di un film di successo.”
Neon ha abbracciato questo mantra, pur nella consapevolezza che non tutti i titoli possono diventare campioni di incasso. Tom Quinn sceglie le metafore sportive per essere ancora più chiaro: “Nel baseball il successo non è un fuori campo, ma restare in battuta”, pronti a colpire la palla lanciata dall’avversario. E ancora: “Quando l’arte incontra il mercato, è come un gol segnato. Il botteghino è il punteggio, i premi sono il trofeo stagionale”, ha precisato il CEO dello studio indipendente avviato nel 2017, che ama la definizione di “artiere”, colui che favorisce il successo commerciale dell’arte, per riassumere il suo lavoro.
Al Biografilm, manifestazione giunta alla ventunesima edizione dedicata alle storie di vita e al cinema di qualità, documentario e di fiction, Neon ha portato quattro film: Together di Michael Shanks, in uscita a ottobre, destinato a diventare il prossimo cult; Alpha, il nuovo film di Julia Ducournau passato a Cannes; in arrivo dalla Croisette anche il nuovo documentario di Raoul Peck Orwell 2+2=5, sulla genesi e sull’attualità del capolavoro letterario 1984; e infine l’esordio di Joshua Oppenheimer nel film di finzione The End.
“Film diversi, ma tutti a loro modo ‘horror’ e distribuiti in Italia da I Wonder Pictures (la casa di distribuzione guidata da Andrea Romeo, fondatore del Biografilm Festival)” conclude Tom Quinn.