Le prospettive future legate al lavoro e allo studio dei giovani all’estero sono tra i problemi economici posti dalla pandemia da COVID-19. Se, da un lato, la diffusione dello smart working e dell’insegnamento a distanza è stata intesa come una garanzia tanto per la salute quanto per il lavoro, la precarietà insita in molti contratti […]
Mamme di Cervelli in Fuga
Nato nell’autunno 2016, mammedicervellinfuga.com è il primo sito italiano dedicato alle famiglie dei giovani che, per studio o per lavoro, hanno scelto di andare a vivere altrove. Fondato da Brunella Rallo, 66 anni, napoletana, sociologa libero professionista e presidente MAKRAN - Associazione non profit, il blog vanta anche la collaborazione di Simonetta Zezza, general manager della “International Clearinghouse for Birth Defects Surveillance and Research” (ICBDSR – www.icbdsr.org), associazione non profit internazionale che si occupa di promozione della salute materno-infantile e di prevenzione e ricerca nel campo delle malformazioni congenite.
Il sito mammedicervellinfuga.com include contenuti originali prodotti dalla redazione e mette a disposizione, anche sui social, una piattaforma aperta a racconti, scambio di esperienze e opinioni, stati d’animo, consigli e aiuto reciproco; inoltre, promuove e partecipa a iniziative di studio e di indagine sul fenomeno delle nuove mobilità italiane anche in collaborazione con Enti di rilievo nazionale quali la Fondazione Migrantes e il Centro Altreitalie.
Tra gli obiettivi: dare un contributo alla comprensione delle dinamiche di questo nuovo processo migratorio; organizzare momenti di aggregazione tra le famiglie; offrire servizi di ascolto e di counseling; sottoporre a Istituzioni, Enti Pubblici e privati spunti di riflessione in merito al fenomeno delle nuove mobilità italiane.
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Reportage
Il lavoro sottosopra
Le nuove modalità di lavoro a distanza innescate di colpo dall’emergenza COVID-19 stanno facendo riflettere sulle nuove e possibili geografie professionali, alle quali è dedicato questo reportage. Milano non è più il miraggio di prima e l’Italia ne aveva bisogno: o adesso si riposiziona correttamente il Sud o lo perderemo per sempre, e con lui l’Italia.