Che la situazione sia sull’orlo del baratro lo dimostrano sia le dichiarazioni degli imprenditori che quelle dei sindacati. Per un Paese manifatturiero come l’Italia “l’acciaio è fondamentale: perdere l’ILVA sarebbe una follia. Io non ci posso credere. Ci sono assemblee che rimangono aperte, l’ultima parola definitivamente negativa non c’è ancora stata. Questo mi fa sperare che qualche possibilità ci sia”.
Così Emma Marcegaglia, presidente e AD di Marcegaglia Holding, ha risposto ad una domanda sulla situazione di Acciaierie Italia, a margine della tavola rotonda “Zero Carbon Technology Roadmap” organizzata da Ambrosetti.
Ieri i sindacati hanno inviato una lettera alla presidente del Consiglio Giorgia Meloni per sollecitare il Governo a un incontro della massima urgenza. In effetti i tempi sono ridotti all’osso per evitare una potenziale catastrofe.
“In questa Regione e nel Mezzogiorno ci sono una serie di crisi sulle quali non abbiamo risposte. Siamo in attesa di capire sull’ex ILVA che cosa farà il Governo. Noi rischiamo di perdere l’ILVA e il Governo dorme”. Lo ha detto a Bari il segretario generale della UIL, Pierpaolo Bombardieri, a margine dello sciopero generale delle Regioni del Sud.
“Il Sud – ha aggiunto – con questa manovra è ancora più indietro, ci sembra abbandonato. Non vediamo interventi diretti per dare un’idea di sviluppo del Mezzogiorno, non vediamo investimenti, neanche quelli previsti dal PNRR, che sono stati spostati, e non capiamo dove saranno presi i soldi.”