Banca Intesa, lo sponsor del Primo maggio regala interessi d’oro ai deputati

Si parla di un 5,6% di interessi su conti non vincolati, un trattamento faraonico riservato solo ai membri della Camera su cui la banca va in perdita. L’opinione di un banchiere: “Remunerazione a 0 per 1.000 miliardi nei conti correnti delle famiglie. Questo invece è scandaloso”

30.04.2024
La facciata della sede di Banca Intesa, con la bandiera italiana e quella europea

Lo sapevate che i deputati del nostro Parlamento – sì, proprio quelli che già intascano una remunerazione da capogiro rispetto a un comune mortale che lavora – godono di un tasso d’interesse del 5,6% lordo su un semplice conto corrente non vincolato presso la filiale di Banca Intesa alla Camera dei deputati?

Se la notizia (lanciata dal Fatto Quotidiano) non vi fa imbestialire – come è accaduto a me, visto che sono un cliente di Banca Intesa “normale” – provate a spulciare tra i vostri documenti bancari. Provate a guardare quanto viene remunerato il vostro conto corrente presso la vostra filiale e scoprirete che la prima cifra del tasso d’interesse non è il 5, come avviene per i nostri coccolati deputati, ma lo 0, seguito dopo la virgola al massimo da un 2. E se siete un po’ pignoli e fate due calcoli con il vostro uomo di fiducia nella banca scoprirete che quello 0,2% alla fine dell’anno non vi servirà neppure per coprire le spese relative ai vostri movimenti bancari più banali, come versamento o prelievo, pagamento di bollette di luce e gas e altro. In compenso, come ormai tutti sanno, se chiedete un prestito alla stessa banca o un fido bancario vi risponderanno che si può fare, ma a tassi d’interesse esorbitanti per chi lavora con uno stipendio medio basso.

La cosa paradossale è che con un simile tasso d’interesse i nostri deputati, protetti da una convenzione pattuita tra la Camera dei Deputati e la banca (che prevede un’erogazione di un interesse del 3,8550% pari al tasso Euribor, più un regalino per i poveri deputati dell’1,77%), possono permettersi di evitare investimenti finanziari rischiosi per una semplice e banale ragione: un tasso d’interesse certo del 5,60% non si trova da nessuna parte, chi glielo fa fare ai politici di andare a rischiare. Non lo si trova nei fondi d’investimento obbligazionari, non lo si trova nei Buoni del Tesoro pluriennali e, a voler guardare il mercato finanziario, è difficile realizzarlo anche in Borsa.

Se entraste in qualsiasi banca commerciale, finanziaria o assicurazione e chiedeste un interesse del 5,6% per un conto corrente non vincolato, vi accompagnerebbero alla porta come si fa con quelli un po’ fuori di testa. In giro ci sono proposte d’investimento che si avvicinano per difetto a quel tasso d’interesse che intascano i nostri deputati, ma tra le clausole c’è la richiesta di un quinto dello stipendio, ci sono vincoli temporali, clausole complicatissime e spesso nascoste.

L’opinione del banchiere: “Il 5,6% ai deputati è scandaloso. 1.000 miliardi delle famiglie remunerati 0”

La cosa assai curiosa è che Banca Intesa ha digerito la notizia con un silenzio assordante. Così come hanno evitato di rilasciare dichiarazioni o commenti i diretti interessati, in modo da non svegliare il cane che dorme. Gli unici che si sono agitati sono stati i membri del Senato, visto che la convenzione con Banca Intesa esiste soltanto alla Camera.

Abbiamo cercato di raccogliere dichiarazioni da Banca Intesa, ma neanche noi siamo riusciti a ottenerne. In compenso abbiamo contattato un importante banchiere che preferisce l’anonimato, uno che è stato un protagonista del sistema bancario italiano, e gli abbiamo chiesto un parere.

Il mio parere è molto negativo, se la notizia è vera. Oggi in Italia oltre 1.000 miliardi di euro sui conti correnti delle famiglie sono remunerati 0; basterebbe riconoscere – come è stato in passato – un interesse dell’1% o del 2% per far arrivare dieci o venti miliardi nelle tasche delle famiglie. Invece la remunerazione a zero fa esplodere gli utili delle banche, che vengono in gran parte distribuiti agli investitori istituzionali, molto spesso internazionali. Ora si scopre che alcuni italiani privilegiati, dei politici, non ricevono zero sulle loro giacenze come tutti gli altri, ma il 5,6%, con una perdita secca per la banca su queste posizioni. Se fosse vero sarebbe scandaloso.”

Uno scandalo che arriverà presto a Bruxelles, dopo le interrogazioni di alcuni parlamentari italiani, per un istituto bancario che sembra aver capito come si sta al mondo. Perché in parallelo a questo tipo di regalo alla politica, Intesa Sanpaolo è il principale sponsor della kermesse dei sindacati: il concerto del Primo maggio 2024. In altre parole, un soldo al cerchio e uno alla botte.

 

 

 

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Photo credits: wikipedia.it con licenza CC BY-SA 4.0

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