Riccardo Ruggeri

Nella vita ha fatto tanti mestieri: operaio in Fiat, travet, manager (è stato uno dei dirigenti vicini a Gianni Agnelli e fra le altre cose ha seguito e portato New Holland alla quotazione a Wall Street). È stato consulente di business, imprenditore, ceo di multinazionali. Oggi è giornalista (tiene una rubrica quotidiana su Italia Oggi), scrittore ed editore (GranTorino Libri). Da oltre vent’anni risiede all’estero. E’ la dimostrazione che si può essere startupper anche dopo i 70 e che l’innovazione non ha età. Dal suo profilo twitter quotidianamente “graffia” senza filtri. Si definisce un nonno invecchiato bene, dispiaciuto di avere scarse possibilità di diventare bisnonno. Fra i suoi libri: “Parola di Marchionne” “Oscene Parole” (2010), “Parole in libertà” (2013), “Una storia Operaia” (2014), “Fiat, una storia d’amore (finita)” (2014).

Tutti gli articoli



I giornali non sono più specchio, ma selfie

Noi vecchi lettori stiamo assistendo, attoniti, alla caduta implacabile, mese dopo mese, delle vendite dei quotidiani (cartacei e digitali). Per me, innamorato del cartaceo (anche se Zafferano è digitale), è un dolore vero leggere le statistiche Ads. Il ricambio dei lettori in base all’età è inesistente: escono vecchi lettori, non ne entra nessuno, né giovani, […]

È arrivato l’arrotino: Zingaretti

Come sono lontani i tempi entusiasmanti delle primarie fra Pierluigi Bersani e Matteo Renzi. Allora le paragonai agli incontri di boxe fra Muhammad Alì e Joe Frazier. Che moscia invece la campagna elettorale dei tre candidati, due apparivano strutturalmente fragili, uno sfinito dagli scioperi della fame (Pannella style), l’altro intristito da quando è passato da […]