Infiltrazioni mafiose nell’agricoltura, in Veneto 150.000 animali scomparsi nel 2018. Una vittima: “Abbiamo dovuto chiudere, poche tutele”.
I lavoratori fragili: “Senza tutele COVID lo Stato ci impone la scelta tra lavoro e sopravvivenza”
Pubblichiamo una lettera al Presidente Mattarella e ai componenti del Governo da parte di un gruppo di lavoratori fragili, costretti a tornare al lavoro senza tutele in seguito agli allentamenti nei protocolli di sicurezza.
Al Presidente della Repubblica Sergio Mattarella;
agli onorevoli ministri;
agli onorevoli senatori e agli onorevoli deputati;
ai presidenti delle Regioni italiane;
ai presidenti delle province e sindaci metropolitani;
alle OO.SS. affinché le tutele per i lavoratori fragili vengano inserite nei CCNL;
a tutti i giornali con invito alla pubblicazione della presente lettera.
Scriviamo in qualità di lavoratori fragili e membri del gruppo “Immunodepressi tutela contro coronavirus” affinché vengano stabilite tutele durature e strutturali che possano proteggere dal contagio tutti i lavoratori fragili.
Lo richiediamo soprattutto in considerazione del fatto che:
- il 30 giugno 2022 sono scadute le tutele previste dall’art. 26, comma 2 e 2 bis del Decreto-legge n. 18/202020, convertito in legge 27/2020 e successive modifiche, ossia malattia esclusa dal comporto e lavoro agile;
- il 31 luglio 2022 è scaduta anche la sorveglianza sanitaria eccezionale prevista dall’art. 83, commi 1, 2 e 3 del Decreto-legge n. 34/2020 convertito con modificazioni con L. 77/2020 e successive modifiche.
Queste contingenze, con la pandemia ancora in corso, hanno posto la salute dei lavoratori fragili in grave pericolo.
Con l’allentamento di tutti gli obblighi relativi al distanziamento e la fine dell’uso delle mascherine persino al chiuso, senza le tutele e soprattutto con la fine del lavoro agile semplificato, per i lavoratori fragili tornare a lavorare in presenza diventa ancora più pericoloso.
L’apertura della crisi di governo ha fatto sì che tutti gli emendamenti e i richiami sul tema – da parte di pochi parlamentari, purtroppo – rimanessero disattesi, nonostante i protocolli sottoscritti tra Governo e OO.SS., lasciando i lavoratori fragili in balia di un vuoto legislativo che non può e non deve attendere la campagna elettorale.
Lo Stato è consapevole che i lavoratori fragili hanno un rischio più elevato di ospedalizzazione e morte e che il solo vaccino, a causa delle patologie di cui soffrono, non può assicurare protezione contro il COVID-19.
Le nostre patologie non hanno colore di partito o ideologia, e devono essere tutelate come previsto anche dalla Costituzione italiana. Chiediamo solo rispetto e dignità, oltre a poter continuare a lavorare in tutta sicurezza.
Considerato, infatti, che in materia di igiene e sicurezza sul lavoro, la Costituzione italiana (art. 2, 32 e 41) prevede la tutela della persona umana nella sua integrità psico-fisica come principio assoluto ai fini della predisposizione di condizioni ambientali sicure e salubri, e che lo Stato ha l’obbligo di tutelare i più fragili, affinché i lavoratori fragili non debbano scegliere tra la loro vita e il lavoro, abbiamo due urgenti richieste.
- Il ripristino delle tutele previste dall’articolo 26, commi 2 e 2 bis del Decreto-legge n. 18/2020, convertito con modificazioni con Legge n. 27/2020 e successive modifiche (lavoro agile o, qualora non possibile, assenza equiparata a ricovero ospedaliero e non conteggiata nel periodo di comporto); questo almeno fino al 31 gennaio 2023, per tutti i lavoratori fragili e inidonei sia del settore pubblico che privato.
- La proroga della sorveglianza sanitaria eccezionale previste dall’articolo 83, commi 1, 2 e 3 del Decreto-legge n. 34/2020, convertito con modificazioni con L. 77/2020 e successive modifiche.
Chiediamo inoltre di stabilire tutele durature nel tempo per tutti i lavoratori fragili.
Interesse primario dello Stato deve essere sempre la tutela dei disabili e dei fragili. Per questo motivo, in una situazione ad alto rischio per la loro salute e per la loro stessa vita, lo Stato è tenuto a tutelare milioni di lavoratori fragili a rischio.
Per questo invitiamo tutti, a partire dal Governo, Parlamento e dalle Regioni, a non chiudere gli occhi o girarsi dall’altra parte: nonostante il loro disinteresse e il loro autoreferenzialismo, noi esistiamo e vogliamo continuare a vivere.
Amministratori e referenti del gruppo
Daniela Bruiglia lavoratorifragili@virgilio.it
Rosanna Favulli lavoratori.fragili2022@gmail.com
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Leggi il mensile 116, “Cavalli di battaglia“, e il reportage “Sua Sanità PNRR“.
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