La geografia del malessere copre tutto il territorio nazionale ma ci sono alcune Regioni che detengono il triste primato dell’affollamento. “Il tasso di affollamento medio (calcolato sui posti ufficiali e non su quelli realmente disponibili)”, spiegano ancora da Antigone, “è del 118,1% ma come sempre negli ultimi tempi le Regioni più in difficoltà sono la Puglia (143,1%) e la Lombardia (147,3%). Gli istituti più affollati sono Brescia Canton Monbello (218,1%), Grosseto (200%), Lodi (200%), Foggia (189%), Taranto (182,2%) e Brindisi (181,51%). Si viene ammassati in luoghi angusti e fatiscenti e siamo giunti oramai oltre i confini della civiltà e del rispetto dei diritti minimi e della stessa dignità della persona”.
Qualche sera fa mi è capitato di vedere Detenuto in attesa di giudizio, il film di Nanni Loy, con la magnifica interpretazione di Alberto Sordi. Un film del 1971. Credevo ingenuamente che fosse un film datato, ma mi spiegano che non lo è affatto. Molte persone sono detenute in attesa di giudizio che, come il personaggio interpretato da Sordi, sono finite nel tritacarne burocratico dei labirinti carcerari ancor prima che sia stata accertata la loro responsabilità nel crimine che gli è stato contestato.
“Di fronte a questo stato di cose, assistiamo a una politica penale che, anziché ridurre le ipotesi di carcerazione, viene piegata a logiche populiste e securitarie, introducendo nuovi reati e aumentando le pene per quelli esistenti”, si legge nel rapporto. L’associazione Antigone ha chiesto un incontro con il ministro della Giustizia Carlo Nordio, che si dichiara garantista, per quanto riguarda il sovraffollamento. Vedremo se lo sarà soltanto con i poteri forti o anche con i carcerati.
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