Che cosa non ha funzionato durante la DaD? Dalle risposte emerge che il 21% dei genitori intervistati lamenta che la DaD non abbia stimolato abbastanza l’attenzione dei propri figli. Altro fattore che ha influenzato in modo negativo la scuola durante il lockdown è stata l’impossibilità da parte dei genitori di seguire i propri figli, perché in smart working (17%). Subito dopo seguono con il 16% i genitori soddisfatti, circa 1 su 5. Il collegamento a internet è stato un problema per il 14% degli intervistati, dato che rincuora rispetto a statistiche molto più pessimistiche.
Che cosa si salva dell’esperienza DaD? Il 39% degli intervistati spera che questa situazione emergenziale non si verifichi più, mentre il 29% manterrebbe la possibilità di seguire le lezioni da casa: vuol dire che anche se i propri figli sono a casa per ragioni diverse dal COVID-19, i genitori preferirebbero che continuassero le attività scolastiche anche da remoto. I genitori manterrebbero anche l’uso di device tecnologici (17%) e contenuti digitali per l’apprendimento (15%).
Chi ha seguito di più i vostri figli in DaD? Dall’analisi statistica emerge che le mamme sono state coloro che hanno seguito di più i bimbi in DaD: il 67% degli intervistati. Se la sono comunque cavata i papà, con il 17%, mentre un buon 9% è rappresentato da nonni, particolarmente “tecnologici”.
Durante la pandemia l’aspetto che ha preoccupato di più i genitori è quello sociale-psicologico dovuto al forzato isolamento e distanziamento (44%), più del contagio stesso, che si attesta però al secondo posto con il 33%. Il calo dei risultati, influenzato dalla nuova modalità di insegnamento a distanza, ha preoccupato invece solo il 16% dei genitori. Quasi 8 genitori su 10 si dicono inoltre preoccupati per l’istruzione e il futuro dei propri figli; tra questi il 65% afferma di aver peggiorato il proprio stato di preoccupazione rispetto al periodo antecedente la pandemia, mentre per il 32% la percezione non è cambiata.
Il giudizio sulla tecnologia digitale applicata alla didattica raccoglie un 75% di consensi. Tale è la percentuale che esprime un’opinione favorevole sulla tecnologia applicata alla didattica, con un 15% che invece resta indifferente.
Che tipo di attività suggerireste per rendere più stimolante la vita a scuola? La maggior parte degli intervistati (27%) propone esperienze dirette nelle attività del territorio come visite in fattorie o aziende alimentari. Seguono i laboratori tecnologici 23% e le esperienze di scuola-natura 20%.
L’indagine ha anche offerto l’opportunità di capire le preferenze e le inclinazioni dei figli. Tanto che alla domanda su quale sia la loro disciplina preferita, emerge – a sorpresa – che la materia preferita dalla maggior parte dei ragazzi è la matematica (26%). Segue l’italiano con il 12% delle preferenze e, a pari punti, inglese e arte e immagine (11%).
Per quale disciplina i figli hanno più bisogno d’aiuto? In apparente contrasto con il trend della domanda precedente, risulta che la disciplina per la quale i figli necessitano più aiuto è proprio la più amata, la matematica (29%); seguono l’italiano (22%) e l’inglese con il 20% delle segnalazioni.
Per quale disciplina ci sarebbe più bisogno d’aiuto per supportare al meglio i vostri figli? Anche in questo caso la percentuale maggiore riguarda la matematica, che risulta la materia più ostica anche per i genitori (24%). La seconda materia per la quale i genitori hanno bisogno di supporto è l’inglese (23%), cui segue l’italiano con il 18% delle risposte.
Quali strumenti vorreste che vostro figlio avesse a disposizione per studiare in modo più efficace? Dall’analisi del questionario risulta che lo strumento che vorrebbe il maggior numero di genitori sono i giochi didattici per allenarsi nel tempo libero (20%). Subito sotto con il 19% ci sono le mappe concettuali digitali e personalizzabili, gli esercizi interattivi da fare con il tablet (18%) e le videolezioni di ripasso suddivise per materia (17%).
Che cosa vi servirebbe per affrontare meglio lo studio dei vostri figli? Ciò che maggiormente interessa ai genitori per affrontare meglio la formazione dei ragazzi è uno strumento che stimoli e invogli i figli a studiare, risposta data della maggior parte degli intervistati (34%). Il 27% vorrebbe percorsi digitali e interattivi, mentre il 19% un supporto che permetta loro di seguire i figli nei compiti.
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