Per capire perché i romani sono così affezionati alla macchina, è necessario però conoscere lo stato e le carenze del trasporto pubblico locale (TPL).
Sul rapporto sulla mobilità del 2022 si legge che a Roma ci sono tre linee della metro per una lunghezza totale di 59,4 km e 73 stazioni, 7 linee di tram, 348 linee di bus urbani, 34 parcheggi di scambio, 8 linee ferroviarie gestite da Trenitalia e 2 ferrovie ex-concesse di proprietà della Regione Lazio. Il trasporto pubblico capitolino è attualmente affidato ad ATAC, azienda pubblica di proprietà di Roma Capitale, e Roma TPL, consorzio di aziende private.
Il sistema dei trasporti, come denunciano i cittadini da anni, fa però acqua da tutte le parti e i guasti e gli imprevisti sono all’ordine del giorno: solo nel 2019, secondo l’agenzia ACoS, sono state soppresse circa 1,6 milioni di corse per bus e tram ATAC (circa 4.457 corse perse in media al giorno) e 33.900 corse di metropolitana.
I conti di ATAC, inoltre, sono in rosso da anni: l’azienda municipalizzata dei trasporti romani ha chiuso l’esercizio nel 2021 con un buco di 44,9 milioni di euro, più del doppio rispetto ai 22,1 milioni del 2020. L’impatto del COVID-19 da una parte e il crollo dei ricavi delle vendite dei biglietti dall’altra (134,9 milioni nel 2021, ridotti del 50% rispetto al 2019) hanno peggiorato la situazione già critica dell’azienda.
Il servizio di pagamento contactless Tap&Go, introdotto da ATAC nel 2019, sta però riscontrando molto successo tra gli utenti, invertendo il trend negativo degli ultimi anni: i dati del primo trimestre 2023 mostrano infatti che è quasi raddoppiato (+81%) il numero dei titoli di viaggio acquistati con carta di pagamento. L’introduzione del sistema Tap&Go sui bus dalla fine del 2022 ha “trainato” anche le validazioni in metro, aumentate del 55% da inizio anno. Fino ad oggi i viaggiatori che hanno utilizzato Tap&Go sono più di tre milioni, con oltre 23 milioni di tap. E circa l’80% di loro sono romani.
Il problema è che la maggior parte degli utilizzatori di questo sistema sono clienti occasionali o turisti. Il 77%, infatti, usufruisce del servizio in media un giorno a settimana, solitamente nel weekend, a dimostrazione del fatto che la cultura dei mezzi pubblici a Roma fa ancora fatica a radicarsi.