Con il D.D.G (Decreto del Direttore Generale) n. 3848 del 5 dicembre 2024, l’Assessorato delle Infrastrutture e della Mobilità della Regione Sicilia ha previsto un contributo del 50% (che prima del decreto era del 25%) sul prezzo dei biglietti aerei per la “riduzione degli svantaggi derivanti dall’insularità”, come si legge nel documento.
Che cosa significa? Che chi è residente in Sicilia e sta rientrando per le festività, ma anche chi è nato e ha la residenza altrove (come chi scrive), potrà avere un contributo pari alla metà del costo totale del biglietto aereo, comprensivo di tutte le tasse, spese e accessori fatturate dal vettore. Questo per i voli nazionali – quindi persone come Lucia non possono usufruirne – effettuati dal 7 dicembre 2024 al 6 gennaio 2025, purché si presenti domanda entro i 30 giorni dal volo.
Iniziativa lodevole, e in parte lo è, se non fosse che per le compagnie aeree ITA Airways e Aeroitalia, che anticipano l’erogazione del contributo al momento del biglietto, lo sconto resta del 25%. Inoltre, tale contributo è valido, come si legge, per i voli senza scalo, quindi solo i diretti. E chi ha comprato il biglietto – come in molti – prima dell’iniziativa, provenendo per esempio da Milano, probabilmente ha anche pensato a uno scalo per risparmiare (in genere i biglietti da Roma per Catania o Palermo i biglietti costano meno).
L’altro punto dolente è il fatto che l’iniziativa riguardi solo l’aereo e non il treno, che invece è un mezzo scelto da molte persone che, dalla Lombardia, ma anche dal Piemonte, oltre che dall’Emilia-Romagna, Toscana, Lazio e Campania, si spostano verso la Sicilia. Il treno, tra l’altro, dà la possibilità di portare più bagagli senza doverli pagare. Va considerato che un bagaglio su Ryanair, solo per citare una delle compagnie low cost, ha un costo variabile dai 6 euro ai 60 euro per volo; dipende dal tipo e dalla tratta.
Gli stessi treni, comunque, non sono così economici: chi vi scrive ha acquistato il suo biglietto dell’andata per il 19 dicembre al prezzo di 114 euro e il ritorno a 75 euro, entrambi comprati i primi di novembre.