“Questa società si chiama Job Select, di Padova, che ha in Matteo Gregolin il suo amministratore e in Andrea Guarnieri il direttore dell’epoca (le informazioni sul sito ufficiale confermano, N.d.R.). In pratica sono stati utilizzati finanziamenti per organizzare corsi ma, cosa incredibile, i pagamenti per le mie prestazioni lavorative non sono mai arrivati. Ti posso dire che ho iniziato a lavorare per loro perché nel mio ambiente si riteneva quest’ente tra i più affidabili, anche in virtù dei buoni contatti con il mondo politico. Durante il periodo della pandemia, però, è cambiato tutto.”
Che è successo, in particolare? “Semplicemente il mio lavoro non è stato retribuito. Tra il 2020 e il 2021 ho accumulato 37.000 euro di lezioni, effettuate senza vedere un centesimo. A domanda di chiarimento la replica è stata sempre la stessa: la Regione è in ritardo nel versare i contributi, una mera questione burocratica e gestionale”. Vecchia storia sull’inefficienza dell’apparato pubblico. “Esatto, tanto che la spiegazione non mi ha convinto; quindi ho cercato di mettermi in contatto con gli uffici regionali, scrivendo alla direzione lavoro e inviando PEC a tutti gli indirizzi disponibili. Mi ha risposto un impiegato disponibile, che mi ha fornito l’elenco dei corsi nei quali sono stato coinvolto, sottolineando la corretta liquidazione all’ente di tutte quelle sessioni, con tanto di date risalenti a diversi mesi prima”.
Il denaro, insomma, è stato correttamente versato. “Certo. A quel punto cade il palco e sono costretti a manifestare le difficoltà economiche, chiarendo peraltro di essere in contatto con due importanti enti per la cessione dell’agenzia. Acquirenti che, a detta loro, si sarebbero presi in carico tutti i pagamenti dei docenti. Questa informazione me l’ha riportata il direttore Andrea Guarnieri in persona. Io ci ho creduto, per caratteristica personale sono orientato a fidarmi. Nello stesso periodo, sempre su LinkedIn, sono stato contattato da una ragazza. Lì ho scoperto di non essere solo. Esiste addirittura un gruppo WhatsApp con più di cento persone rimaste scottate, per un valore che, secondo me, si avvicina al milione di euro. Tutta gente fregata, alcuni per pochi crediti, altri anche per più di 50.000 euro. Per onore di cronaca, le parole di Guarnieri non hanno avuto alcun seguito”.
E il punto di vista della Regione Veneto? “Come dicevo li abbiamo cercati, dicono di conoscere il caso ma non ci possono fare niente. In seguito alle nostre rimostranze hanno tolto l’accreditamento a Job Select, ma la società esiste ancora. Il problema è che l’erogazione è continuata per diverso tempo, perché dal punto di vista formale non si evidenziavano irregolarità, nessuno era a conoscenza dei mancati pagamenti. Fino ai primi due mesi di quest’anno Job Select organizzava ancora corsi, con nuovi docenti, evidentemente del tutto ignari”.