
“Se chiedo un contratto mi minacciano di mandarmi via perché clandestina”: storie di profughi siriani taglieggiati dal settore dell’abbigliamento, dalla Giordania alla Turchia
“Se chiedo un contratto mi minacciano di mandarmi via perché clandestina”: storie di profughi siriani taglieggiati dal settore dell’abbigliamento, dalla Giordania alla Turchia
Il complesso e pericoloso ruolo dei giornalisti in periodo di guerra: ripudiare il conflitto senza rinunciare a capirlo, al di là di ogni manicheismo. E nessuna esperienza è traumatica e rivelatrice come quella della guerra.
Il coordinatore della Comunità Volontari per il Mondo Attilio Ascani, intervistato da SenzaFiltro, racconta gli sviluppi del conflitto etiope: “La guerra consuma ambiente, risorse ed economia. E l’odio interetnico espone a rischio escalation”.
Il cinema di Fellini ha una natura metalinguistica: è quanto afferma Virgilio Fantauzzi nel libro “Il vero Fellini. Una vita per il cinema”. Una riflessione sul linguaggio filmico del regista premio Oscar.
Dietro tessuti, griffe e passerelle c’è una realtà di inquinamento, sfruttamento e abusi. Dietro la moda c’è la filiera del tessile, una delle più lunghe e impattanti dal punto di vista sociale e ambientale. In questo reportage mettiamo in luce le gravi problematiche del settore e la malafede dei grandi marchi.
Di professione bambini, o adolescenti, o giovani adulti. E, allo stesso tempo, lavoratori, nonostante non abbiano compiuto la maggiore età. Quella del lavoro minorile è una piaga con pesanti effetti psicologici e sociali, ed è più vicina di quanto si pensi: non esiste solo nel Terzo mondo, ma anche in Italia, dove coinvolge 336.000 minori. […]
Non c’è più tempo per parlarne poggiandosi a stereotipi e luoghi comuni fin troppo comodi: questo reportage di SenzaFiltro esplora il tema dei migranti sotto i molteplici profili di cui non arriva mai traccia, compreso quello degli immigrati che – quando possono – addirittura ci ripensano.
La parola da usare è inclusione, con tutti i paradossi che si porta dietro: in Italia si include ancora poco, si include ancora male, si fa ancora troppo marketing di facciata. Per fortuna, però, ci sono buone strade già aperte dalla politica migliore e dal management più maturo: ripartiamo da lì.
Il lavoro in carcere è un bene prezioso e l’unica speranza di tornare alla vita senza debiti con il passato, se stessi o lo Stato. La possibilità di avere un’occupazione dignitosa per i detenuti, tuttavia, è ancora esigua, nonostante tutti i vantaggi previsti per chi decide di portare l’azienda tra le mura della prigione.
Un reportage dedicato alla vita che va avanti, nei Paesi dilaniati dalla follia delle guerre, anche attraverso il lavoro. La strada più lunga rispetto alle scorciatoie con cui l’informazione racconta le guerre e i conflitti in giro per il mondo, rimandando solo le scene strazianti o la disperazione colta nel vivo.